Lucertola ocellata. Il nome è perfetto, visto che la principale caratteristica estetica di questa specie sono delle chiazze tondeggianti blu sui fianchi. Ed oltretutto raggiunge dimensioni ragguardevoli, circa 60 cm per un maschio adulto, rendendola così una delle lucertole più grandi d’Europa.
I due sessi si distinguono per le diverse proporzioni della testa rispetto al corpo; i maschi infatti hanno una testa massiccia e lunga rispetto a quella di una femmina, ed un allargamento alla base della coda, dovuto alla presenza degli organi riproduttivi (emipeni).
Nei giovani ci sono le chiazze blu come negli adulti, però in questo caso ci sono anche chiazze tondeggianti verdi sul dorso.
Il nome scientifico è Timon lepidus, ex Lacerta lepida, a questo genere appartengono 4 specie, distribuite nella zona mediterranea e nel Medio Oriente.
In Europa la possiamo trovare in Portogallo, Spagna, certe zone della Francia e nella parte più occidentale della Liguria, limite orientale del suo areale.
La dieta è caratterizzata da artropodi, per lo più coleotteri e a volte anche altri rettili, come piccole lucertole e serpenti, non disdegna i roditori.
L’habitat ideale è un habitat abbastanza secco, con numerosi nascondigli come rocce, arbusti, radici e muretti a secco. In Francia vengono sfruttate le tane in disuso dei conigli (Oryctolagus cuniculus), qui le popolazioni di lucertola ocellata sono correlate positivamente all’abbondanza del mammifero.
Come per molti altri animali, la maggior parte dei luoghi antropizzati non sono adatti alla vita di questa specie, ne sono un esempio i campi da golf. Però, vi è una popolazione di questa specie che ha deciso di fare di un campo da golf la propria casa. Qui le lucertole si sono abituate alla presenza dell’uomo che gioca adiacente alle loro tane,  e così sono diventate meno diffidenti.

Conservazione
La principale causa di contrazione del suo range è la naturale evoluzione degli habitat di macchia mediterranea verso habitat boschivi, senza escludere l’impatto negativo di alcune attività umane.
La specie non è protetta a livello europeo perché abbondante in Spagna e Portogallo, però in Italia è protetta da una legge regionale ligure che protegge tutta la fauna minore.